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La salute del fegato
Prima che l’osservazione scientifica ne mettesse in chiaro il ruolo fisiologico, questa grande massa rosso scura, di consistenza profondamente diversa dagli altri organi contenuti nell’addome e dai muscoli di uomini e animali, per millenni aveva attratto la fantasia umana, entrando a far parte anche di pratiche di “divinazione”: gli “aruspici”.
Prima che l’osservazione scientifica ne mettesse in chiaro il ruolo fisiologico, questa grande massa rosso scura, di consistenza profondamente diversa dagli altri organi contenuti nell’addome e dai muscoli di uomini e animali, per millenni aveva attratto la fantasia umana, entrando a far parte anche di pratiche di “divinazione”: gli “aruspici”.
Non solo, il fegato assumeva, nell’immaginario di queste antiche culture, quasi una raffigurazione del cosmo: sono giunte fino a noi riproduzioni bronzee di questo organo in cui il fegato si presenta diviso in regioni marginali, sedici, rappresentanti la volta celeste, e ventiquattro regioni interne; quaranta regioni complessive, ciascuna con una incisione, riportante il nome di una divinità.
E già doveva in qualche modo essere nota la sua capacità fondamentale di “rigenerarsi” implicita nel mito di Prometeo che fu condannato da Zeus a restare incatenato in eterno ad una roccia dove durante il giorno una gigantesca aquila gli divorava il fegato, che ogni notte ricresceva, per perpetuare il supplizio.
Il ruolo dell’aquila è purtroppo esercitato, oggi, da alimentazione sbagliata e abuso di farmaci.
La capacità autorigenerante del fegato può, entro certi limiti, compensare, soprattutto ricorrendo all’aiuto che la Natura ci può fornire.
- Autore
- Radaelli Massimo
- ISBN
- 979-12-81007-05-5
- Dimensioni
- 11.5 x 0.9 x 18.5 cm
- Editore
- Layout Edizioni
- Pubblicazione
- Aprile 2022
- Copertina
- Brossura